Street Art a Londra: i quartieri più colorati della capitale inglese

Ormai sono lontani gli anni in cui i graffiti venivano guardati con aria riprovevole, paragonati ad atti di vandalismo e scarabocchi sui muri: oggi la street art è considerata a tutti gli effetti una forma espressiva di valore.

Contemporanea, alla portata di tutti, rappresentativa della società, la street art ha il merito di essere capita da chiunque. Ed è probabilmente questo il motivo per cui è diventata parte delle attrazioni che una città ha da offrire.

Londra è una della città più rappresentative di questa rivoluzione, grazie ad artisti come Banksy, Stik, JR, Invader e Blek le Rat che l’hanno scelta come vetrina per loro opere innovative e provocatorie.

Ecco le zone di Londra in cui trovare la street art più bella.

Shoreditch

Fulcro del movimento hipster, epicentro della vita notturna, dei locali alternativi e dei pop-up stores, oggi a Shoreditch si respira creatività ad ogni passo.

Durante la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, Shoreditch era una giungla di cemento che fungeva da tela per quelli che allora erano considerate semplicemente dei vandali. Sono stati i giovani ribelli e gli artisti alternativi di Shoretitch, in ​​anticipo sui tempi, a dare origine alla cultura del lasciare un segno, una firma sul muro.

Lettere e colori usati in modo sempre più creativo hanno iniziato a portare i graffiti a un livello superiore, completamente nuovo e hanno posto le basi per una nuova forma d’arte.

Possiamo dire quindi che la street art a Londra è nata proprio qui, tra le strade di una Shoreditch ribelle e popolare e writer come Stik, ROA, Sweet Toof e Ben Eine vi hanno creato alcuni dei graffiti più belli di tutta Londra.

Brick Lane

Andando a caccia di street art per le strade di Shoreditch è molto probabile finire a Brick Lane senza seguire alcuna indicazione.

Definita da molti come curryhouse mile, questa strada alle porte dell’East-End fino a qualche anno fa era conosciuta come l’epicentro della comunità bengalese e per i tantissimi ristorantini asiatici che la popolano, oggi Brick Lane è un centro artistico e culturale, dove nascono mode e tendenze e dove graffiti spettacolari e opere di vario genere che si incontrano ad ogni angolo.

I graffiti che si trovano in quest’area sono stati creati inizialmente grazie alla Global Street Art – un’organizzazione che ha commissionato più di 850 murales legali. Ogni anno artisti da tutto il mondo continuano a partecipare all’evento estivo A day when art lets its hair down for a day.

Imperdibili secondo me Seven Stars Yard, un vicolo cieco proprio lungo Brick Lane pieno zeppo di graffiti e stencil fantastici [fai attenzione perché non è segnalato, si trova comunque tra Fashion Street e Fournier Street] e Hanbury Street, dove – oltre alla gru di ROA – all’angolo con Spital Street il muro del Bangla Town Cash & Carry funge da enorme tela per opere che di tanto in tanto cambiano ma sono sempre meravigliosamente impressionanti.

Bethnal Green

Siamo ancora a due passi Shoreditch ed ancora in un altro quartiere londinese che in questi anni sta vivendo la propria rivoluzione.

Nonostante mantenga una facciata ancora ruvida e trasandata, comune a molte aree dell’East End londinese, gli anni in cui Bethnal Green era esclusivamente un quartiere di immigrati asiatici e di tessitori di seta, noto per gli incontri di box e per le rapine dei gemelli Kray, sono finiti.

Oggi Bethnal Green – di cui probabilmente hai sentito parlare per il Columbia Road Flower Market – è una delle zone più vive di Londra, abitata da East Enders della vecchia scuola, famiglie del Bangladesh e giovani professionisti impiegati nella vicina City, con un mix eclettico di locali alla moda, birrifici, bellissimi parchi, ristoranti e cabaret.

La street art a Bethnal Green si concentra principalmente lungo Cambridge Heath Road e Hackney Road e alcune stradine laterali: tra le varie opere che si trovano qui, c’è il Yellow Lines Flower Painter di Banksy.

Camden Town

Colorata, caotica, multietnica, intensa, Camden Town continua a richiamare turisti per lo street food, la musica, i mercatini vintage e quel che resta del movimento punk.

Ma come in qualsiasi quartiere alternativo che si rispetti, le strade di Camden Town sono piene di murales colorati creati da artisti locali ed internazionali.

street art Londra

Uno dei writer più popolare in quest’area è Bambi, spesso definita come la risposta al femminile a Banksy. Tra le sue opere più note – che molto spesso rappresentano personaggi femminili famosi – ce n’è uno dedicato a dedicato ad Amy Winehouse. Come puoi vedere dalle foto incluse nella mappa interattiva, sono diversi in realtà i tributi alla cantante presenti sui muri di Camden, quartiere in cui aveva deciso di vivere.

Proprio come per Banksy, l’identità di Bambi è tuttora conosciuta.

Brixton

Musica dal vivo che invade i marciapiedi, profumo di spezie varie che arriva da ogni angolo e un turbinio di colori sotto ogni forma e dimensione: preparati ad un vero e proprio attacco ai sensi dal mio primo momento in cui metti piede fuori dalla stazione della Tube di Brixton.

I colori del mercato, della gente che vi abita, ma anche dei tanti murales che ne raccontano la storia.  Più che in ogni altro luogo, la street art a Brixton è nata sopratutto per ricordare le fasi cruciali della vita del quartiere, come la crisi abitativa del dopoguerra, l’aumento delle tensioni razziali di un trentennio fa e la più recente gentrificazione che ne minaccia l’identità.

Molti dei murales di Brixton sono stati dipinti da artisti locali finanziati dal Lambeth County Council e dal GLC proprio in seguito ai disordini del 1981.

Brixton Londra

Con gli anni molti dei graffiti purtroppo sono andati perduti, vittime della riqualificazione di tutta la zona attorno al village, ma la tradizione artistica di Brixton non demorde e continua a creare nuove opere d’arte, come quella dedicata a David Bowie, diventata un memoriale dopo la morte del cantante nel 2016.

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Francesca

Francesca

Amante del caffè in tutte le sue forme, l'importante è che sia rigorosamente senza zucchero. Expat seriale. Innamorata del mondo in ogni sua sfumatura e latitudine, ha perso il cuore in Africa, ma finisce col cercarlo sempre in altri posti. Ne parla poco, ma ha un debole per Londra e il Medioriente.

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