Che sia l’Abeernshire la zona che più mi è piaciuta dei miei recenti pellegrinaggi in Scozia ormai non è più un segreto.
Se poi vogliamo aggiungere anche qualche particolare, ti posso dire che tutto quello che si incontra lungo la costa, da Cruden Bay a Spey Bay, mi ha fatto letteralmente innamorare, semplicemente perché incarna appieno la mia idea di Scozia, ma la supera in fatto di bellezza e, anzi, riserva anche qualche sorpresa.
Se stai pensando a morbide colline costellate di milione di pecore al pascolo, un susseguirsi di paesini – alcuni dei quali sono nascosti così bene nella baia che se non sai che ci sono non li vedrai mai – , strade costiere che si snodano tra il verde e il blu, maestose mansion house dove pernottare e rovine di imponenti castelli su scogliere a picco sul mare ci hai preso in pieno: è proprio questo ciò che troverai.
Durante la programmazione dell’itinerario, come spesso mi succede, ho cercato ispirazione tra le foto di Instagram e, tra gli immancabili panorami mozzafiato di Skye e i misteriosi edifici gotici di Edimburgo, ho trovato qualche sparuta immagine di alcuni paesini di cui, sinceramente, non avevo mai sentito parlare: il profilo di una serie di cottage in calce bianca con le imposte colorate, disposti su un’unica fila a due passi dal mare, è stato sufficiente a ridisegnare daccapo l’itinerario.
Immense chiazze di ginestre vellutate a far da cornice, il profumo buono del bucato appena fatto e i panni stesi al sole, mille sfumature di blu di un mare cristallino, le barche attraccate in un piccolo molo al rientro dalla pesca, il rumore di un mestolo che indaga il sapore del pranzo ancora sul fuoco: è solo una cabina telefonica rossa sul lato della strada a ricordami di non essere in un paesino a sud dell’Europa, affacciato sul Mediterraneo, perché anche il meteo ci si è messo d’impegno a mostrarmi il volto di una Scozia completamente inaspettato.
Pennan, Crovie e Gardenstown hanno il sapore dolce di quei luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato, estranei da tutto ciò che accade nel resto del mondo.
Pennan
Pennan è un piccolo borgo di pescatori appena fuori dalla strada costiera, dalla quale però si scorge a malapena, raggiungibile attraverso una ripidissima discesa verso il mare.
Pennan è composto da una singola fila di case in pietra imbiancate a calce, strette tra la scogliera e il mare. Ed è dal mare che le tre famiglie – quella dei Watt, dei Gatt e degli West – che hanno vissuto qui fino agli anni ’30 dipendevano completamente: gli uomini si occupavano della pesca, donne e bambini di vendere il pesce.
Crovie
Il piccolo villaggio di Crovie, i cui abitanti hanno spesso la porta di casa bagnata dal mare, è così stretto da poter essere attraversato solo a piedi. La lingua di terra sulla quale è appollaiato, infatti, può ospitare solamente una fila di cottage ed il sentiero pedonale di fronte ad essi, oltre al quale ci sono la spiaggia e il mare.
Crovie è uno degli insediamenti a cui diedero vita le famiglie allontanate dalle Highlands durante l’insurrezione giacobita: in quegli anni, infatti, interi villaggi di crofter (mezzadri) furono sradicati dai proprietari terrieri nel tentativo di sedarne lo spirito ribelle e spinti verso le zone più remote del Paese. Questi si convertirono in pescatori, utilizzando prima le barche date loro dagli stessi proprietari terrieri – per le quali pagavano una sorta di noleggio – e poi costruendo le proprie: qualche decennio più tardi, Crovie possedeva ben 50 imbarcazioni e divenne uno dei villaggi di pescatori più prosperi di tutta l’aerea. Questo fino al 1953, quando una violenta inondazione quasi lo spazzò via completamente.
Gardenstown
Gardenstown, dei tre, è il paesino più grande ed ospita un mix di residenti permanenti, case di vacanza e cottage da affittare. La maggior parte dei residenti originali e delle famiglie dei pescatori ora vivono nella parte più recente del villaggio in cima alla collina, mentre la zona chiamata Seatown, è la parte più caratteristica, nonché la più antica, con una serie di cottage color pastello ai quali ti verrà voglia di scattare un miliardo di fotografie.
Gardenstown è stato fondato nel 1720 da Alexander Garden di Troup e con Crovie, alla quale è collegato anche da un sentiero pedonale lungo la costa, ha condiviso flotta e pescato per decenni: l’inondazione del 1953 distrusse una parte delle abitazioni di Crovie e spinse molti a trasferirsi a Gardenstown.
Ho un amore spassionato per la Scozia quindi mi segno subito questi tre paesini perché sono davvero deliziosi!
Sicuramente rappresentano un lavo della Scozia diverso e inaspettato: segnali assolutamente perché sono sicura che non ti deluderanno!
Francesca, tra le descrizioni e le tue splendide foto, andrò a letto felice. Che posti da sogno!
Io partirò per la Scozia tra meno di un mese, ma purtroppo abbiamo pochi giorni a disposizione ed un programma serrato, in buona parte proprio nell’Aberdeenshire. Beatrice me li aveva suggeriti questi paesini, ma proprio non ce la facciamo coi tempi. Bè, una scusa in più per tornare 😉
Sono certa che sarà un viaggio fantastico comunque: l’Aberdeenshire è favoloso e d’autunno sarà ancora più magico. Posso venire con te?
I posti che riesci a scovare tu sembrano uscire dal tuo magico cilindro…Questi villaggi sembrano essere come sospesi nel tempo, una meraviglia! Le foto che hai fatto qui sono tra le più belle in assoluto. Che colori…e i finti pescetti stesi ad asciugare sono una chicca ♥
Ale, spesso li scovo solo per fortuna o vado a sensazione 😀 Quel giorno abbiamo beccato una giornata di sole spettacolare: i colori erano esaltati, soprattutto il blu.. fantastico! Anche se sarei curiosa di tornarci in una tipica giornata scozzese: anche con la pioggia e il vento, specie Crovie e Pennan devono essere molto suggestive. C’erano tantissimi dettagli da fotografare, specie sui davanzali delle finestre, ma mi faccio prendere sempre dalla paura di essere scambiata per una stalker 🙂
Mamma mia ma che posti favolosi! Io sono stata diverse volta in Scozia ma questi posti non li avevo mai sentiti nominare: il risultato è che vorrei prenotare subito un volo per rimediare. In particolare mi piace moltissimo Pennan: forse a conquistarmi è stata la fotografia dei panni stesi, con quei colori bellissimi.
Segno tutto per la prossima volta ?
Io li ho scovati solamente perché mi sono messa di punta nella ricerca di qualcosa di diverso – come se già i paesaggi scozzesi non fossero sufficienti 😉 – e dopo aver passato in rassegna tonnellate di foto, ho scoperto prima Pennan e poi gli altri due. Pennan è anche il mio preferito, proprio per l’atmosfera che si respirava, per i panni stesi e la presenza di un paio di persone che, uscite da uno dei quei cottage, si sono sedute sulla panchina a godersi il sole.. però anche la casetta blu di Gardenstown mi ha conquistata!