Come spesso accade durante i nostri viaggi, quella mattina a colazione Mister, alzando lo sguardo dal cellulare che aveva avidamente consultato fino a quel momento, mi informa che avremmo fatto una piccola deviazione.
Solitamente sono ben predisposta ai cambi di programma, ma quel giorno, oltre ai tanti chilometri che ci separavano da Balmacara, meta finale della giornata, io non vedevo l’ora di arrivare a Pennan e Crovie, attorno alle quali avevo disegnato l’intero tragitto.
<<Fidati, ti piacerà>> mi ha detto vedendo la mia espressione poco convinta.
E non ha aggiunto altro.
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Dopo aver parcheggiato la macchina a bordo strada, davanti la casa immersa nella boscaglia di un gentilissimo signore scozzese, il quale ci ha consigliato di proseguire a piedi prima che la strada si facesse troppo impervia, ho scoperto che lungo la costa di Cruden Bay giace l’imponente scheletro del Castello di Slains.
L’impatto è stato di quelli che tolgono il fiato, tra l’inquietante e il sorprendente.
Un luogo avvolto da un’aurea di mistero e di sofferenza, di forza e di vulnerabilità. Vedere il castello ridotto in quello stato di decadenza all’inizio è un colpo al cuore, ma poi diventa motivo del suo fascino.
La parte anteriore del castello corre letteralmente lungo il bordo della scogliera, mentre la sua parte posteriore, al di là di quelli che un tempo erano i giardini, è protetta dagli accessi indesiderati da una profonda fenditura che taglia la falesia in due fino alla strada, ponendo di fatto la struttura al centro di una sorta di penisola a picco sul mare.
Internamente, il castello è un labirinto di corridoi ed archi in mattoni, circondati da stanze ora tappezzate di ortiche. Nel cuore del castello si distingue un cortile, anche se non è facile capire quale dovesse essere la sua pianta originale, sia per lo stato di completo abbandono sia per le modifiche che sono state apportate nel tempo. Il castello originale, infatti, è stato modificato tantissime volte fin dalla sua costruzione nel 1597.
<<guarda il video per altre immagini aeree>>
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Lo stato attuale è il risultato inevitabile dell’ubicazione stessa del castello e delle varie vicissitudini che colpirono i proprietari negli anni.
Se riavvolgiamo il nastro della storia, scopriamo che sono esistiti due castelli di Slains su questo tratto di costa.
L’originale, di cui oggi resta solo un muro alto 25 metri, si trovava a circa una decina di chilometri più a sud. L’Old Slains Castle fu costruito nel 1200 e nel 1594 fu letteralmente raso al suolo dai cannoni di James VI, Re di Scozia, dopo aver scoperto il tradimento perpetrato nei sui confronti dal proprietario, Francis Hay, IX conte di Erroll.
Francis Hay tornò dall’esilio nel 1597 e decise di riabbracciare la Chiesa di Scozia, conquistando nuovamente le grazie del Re. Invece di ricostruire il castello nello stesso punto, il Conte preferì utilizzare la Torre di Bowness come base per la sua nuova residenza, ingrandendola ed aggiungendo diversi edifici attorno al cortile preesistente.
Nel 1664 il Castello di Slains fu nuovamente ampliato e modificato, ma l’ultimo grande cambiamento ebbe luogo nel 1836, quando furono aggiunte ulteriori ali e la struttura sottostante fu dotata di un rivestimento in granito: c’erano scale in marmo, 14 camere da letto, campi da tennis e da croquet, stalle, un giardino recintato, una grande cucina e ben 7 sale di ricevimento.
Tra il XVIII e il XIX secolo il nuovo Castello di Slains era al massimo dello splendore e nel corso degli anni ospitò personaggi come Samuel Johnson e James Boswell durante il loro Viaggio alle Isole Occidentali della Scozia, nonché Bram Stoker, il quale qui trovò l’ispirazione per Dracula, anche se tale merito viene reclamato pure dal Castello di Ecclesgreig.
.Si racconta infatti che, nell’estate del 1895, Stoker tornò a Cruden Bay per le vacanze, come faceva ormai da diversi anni. In una giornata di pioggia, durante la quale le falesie di Cruden Bay erano battute da un vento eccezionale, Stoker era seduto vicino al Castello di Slains. Noncurante del tempo, sedeva sull’erba affascinato dalla maestosità di quella residenza ed incuriosito dalla figura del nobile che ne ordinò la costruzione. E, mentre lo scrittore lo immaginava aggirarsi lungo i suoi labirintici corridoi, illuminati fiocamente giusto dalla luce di una candela, durante una notte tempestosa, la mente di Stoker incontrò Dracula.
Dopo 300 anni di appartenenza alla dinastia degli Hay, nel 1916 il XX Conte di Erroll fu costretto a vendere il castello di Slains per problemi finanziari. Il nuovo proprietario, Sir John Ellerman, all’epoca uno degli uomini piu ricchi del Regno Unito, lo lasciò cadere in rovina: il rivestimento in granito fu rimosso per essere riutilizzato altrove, mentre il tetto fu smantellato nel 1925 per motivi fiscali.
Ma questa mia prima impressione si è tramutata in ripugnanza e in terrore, allorché ho visto l’uomo tutto quanto uscire lentamente dalla finestra, e prendere a strisciare giù per il muro del castello, al di sopra dello spaventoso abisso, a faccia in giù, il mantello aperto a guise di due grandi ali.
.Nel novembre 2004 è stato approvato il piano di restauro del castello e la sua conversione in 35 appartamenti per vacanze. Nell’ottobre 2007 la struttura è stata – parzialmente – recintata per dare il via ai lavori, inizio che, in realtà, non è mai avvenuto per mancanza di fondi.
Sinceramente non so dirti se questo mi dispiaccia oppure no.
Il castello di Slains è raggiungibile da tre direzioni diverse, ma qualunque percorso si sceglie, non c’è alcun segnale ad indicare la strada: probabilmente il sito è ritenuto pericoloso e si preferisce non incentivare le visite.
Infatti quella mattina eravamo solo noi e pochissimi altri fortunati, oltre al rumore delle onde che si infrangevano violentemente sulle rocce e al grido minaccioso dei tanti gabbiani, ormai unici guardiani del castello del Conte Dracula.
Bello questo articolo;)
grazie mille!
La Scozia è dispettosa per una volta che ci volevano nubi, pioggia e nebbiolina ecco che splende il sole! Ma il posticino è fantastico e lo segno tra le cose da vedere per un viaggio che non so quando arriverà 🙂
In quella settimana sono riuscita ad ustionarmi: ha fatto delle giornate di sole pazzesche a cui non eravamo assolutamente preparati. Sicuramente il maltempo avrebbe aumentato la suggestione, ma nonostante il sole, il vento e il mare burrascoso hanno fatto la loro parte. Tornerei in Scozia anche domani: è uno di quei posti di cui credo non mi stancherò mai.