Questo paesino, mia croce e delizia per quasi due anni, risponde al nome di Divonne-les-Bains.

Oltre alla capacità di cambiare completamente veste allo spuntare dei primi raggi di sole e alla sensazione di benessere, materiale ed immateriale, che traspare dai fiori perfetti delle aiuole e dall’infinita pista ciclabile illuminata ad energia solare, Divonne mi ha colpito per la sua bellezza in autunno.

In un periodo dell’anno in cui siamo rischiamo di lasciarci andare ad un pizzico di tristezza e malinconia, anche solo per la fine dell’estate, questo piccolo borgo esplode in un ventaglio di colori, abbracciando tutte le tonalità che vanno dal rosso fuoco al giallo oro, mostrando così il vero volto di questa stagione.

Questo autunno così colorato non lo ricordavo più dai tempi della scuola, quando sfogliavo le pagine del sussidiario che mi spiegavano le stagioni.

E se per l’inverno c’era sempre un pupazzo di neve, per l’estate un secchiello e una paletta abbondati sulla spiaggia con il mare sullo sfondo, per la primavera i fiori di pesco, per l’autunno erano sempre le foglie ad essere le protagoniste, durante la loro ultima, meravigliosa metamorfosi.