Las Vegas, baby!

Al principio fu il miraggio dell’acqua e di distese verdi nel mezzo di un polveroso deserto in terra messicana che presero forma all’improvviso davanti agli occhi di Antonio Armijo.

Qualche anno più tardi divenne l’idea di una ferrovia che collegasse la città di Los Angeles a Salt Lake City, in Utah. E subito dopo si sviluppò in una piccola cittadina che accoglieva gli operai impegnati nella costruzione di tale ferrovia e che la sera li coccolava clandestinamente con alcool e gioco d’azzardo.

A seguire fu il progetto di una maestosa diga sul Colorado River, necessaria per fornire acqua da irrigazione e produrre grandi quantità di energia elettrica per Arizona, California e Nevada, ma che presto si trasformò in un’attrazione turistica.

Infine arrivò il 1931 e portò con se la legalizzazione del gioco d’azzardo: turisti, giocatori e militari iniziarono a far girare soldi sotto la luce del sole.

Questa piccola cittadina sorta nel mezzo di un deserto polveroso, ormai in territorio americano, assunse velocemente la veste di una nuova Eldorado: chi aveva soldi da investire, li investiva qui, scatenando una competizione del kitsch che diede vita ad una sfilata di resort sempre più grandi e più lussuosi.

las vegas

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Nasce cosi l’odierna Las Vegas, la Sin City, il plagio delle città più belle e raffinate del mondo, concentrate in pochi chilometri nel centro nevralgico di un’unica città, quella del peccato, dell’eccesso e delle luci.

Las Vegas ti accoglie con fare ammiccante, a braccia aperte, ancor prima di mettere piede sullo strascico glitterato della Strip.

Ti indica la strada con un fascio di luce che illumina il cielo mentre il tuo aereo è ancora sospeso a mezz’aria. Ti chiede cosa desideri  e te lo offre con il più smagliante dei sorrisi: un po’ di romanticismo veneziano, l’esplosione di un vulcano polinesiano, la grandezza dell’impero romano, un giro sfrenato tra i grattacieli di Manhattan, una passeggiata lungo il lago di Como, shopping sfrenato per le vie di Roma, una cena a lume di candela in un ristorante con vista sulla Ville Lumiere.

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Las Vegas ti lascia a bocca aperta, ti stordisce e confonde con la sua imponenza di lussuoso polistirolo, con la perfezione di chi è li per non deludere mai, per farti dimenticare chi eri prima del tuo arrivo e chi continuerai ad essere alla tua partenza.

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Las Vegas

Las Vegas è una parentesi, una bolla di sapone, un’effimera magia che in un attimo ti porta indietro nel tempo, sulle note di One di A Chorus Line, facendoti emozionare come avresti fatto da bambino, per un semplice gioco di fontane che all’improvviso si trasformano nelle gambe di seducenti ballerine di Broadway.

Francesca

Francesca

Amante del caffè in tutte le sue forme, l'importante è che sia rigorosamente senza zucchero. Expat seriale. Innamorata del mondo in ogni sua sfumatura e latitudine, ha perso il cuore in Africa, ma finisce col cercarlo sempre in altri posti. Ne parla poco, ma ha un debole per Londra e il Medioriente.

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16 thoughts on “Las Vegas, baby!

  1. L’anno scorso sono stata ad Atlantic City, e ho trovato questa città incredibilmente surreale! Ora sono curiosissima di vedere la più famosa e sfarzosa Las Vegas! Scoprire questo lato dell’America è sempre un’esperienza particolare!

    1. Non sono mai stata ad Atlantic City, però credo che Las Vegas ti piacerà ancora di più: lo sfarzo e il mito della Sin City sono impareggiabili, nel bene e nel male!

    1. Lo farà di sicuro, nel bene e nel male! Sono dell’opinione che almeno una volta nella vita bisogna andare a Las Vegas!

  2. per colpa di un aereo rotto ed un giorno in più passato a Londra mi hanno fatto solo atterrare e partire immediatamente verso il Grand Canyon a notte inoltrata, senza poter farmi stupire da questa attrazione gigante… bellissime le foto che mi fanno rammaricare ancor di più per non averla vissuta… bello l’articolo e… sei una brava fotografa!!!

    1. Nonostante il mio amore per Londra, è davvero un peccato: Las Vegas, secondo me, va presa a piccole, ma almeno una volta, anche solo per una notte, va vista! Grazie per il complimento!

    1. non é nemmeno la mia destinazione ideale, ma ho “dovuto” accompagnare Mister in un viaggio di lavoro e quindi.. merita comunque almeno una notte, magari di passaggio verso mete vicine molto piu interessanti.. (ma questo é un altro post..) Mi fa piacere che ti sia piaciuto comunque!


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