Il paese tra i due laghi, un gioiellino incastonato tra le acque blu del Brienz e del Thun, è la più antica località turistica di tutta la Svizzera.
Immersa nel cuore più verde della Confederazione, Interlaken conta poco più di 5.000 abitanti, ma la sua fama parte dall’Oberland Bernese fino ad arrivare in Estremo Oriente: infatti è proprio qui che si trova la più alta concentrazione di turisti giapponesi di tutto lo stato elvetico.
Ma perché questo paesino montano richiama tanti turisti anche da così lontano?
Le attrazioni di Interlaken sono infinite e sono tutte legate alle bellezze naturalistiche del posto: la presenza di montagne innevate, laghi, fiumi ed ampie distese verdi, accontentano gli amanti degli scii e del trekking, ma anche i più coraggiosi con skydiving, canyoning e parapendio. Ed è stata proprio la possibilità di fare questi sport – estremamente – estremi che ha spinto Mister a portarmi la prima volta ad Interlaken, ma – sfortunatamente – la nostra difficoltà ad abituarci agli orari mattinieri di questo Paese e i 200 km di distanza da Ginevra fanno si che arriviamo tardi per buttarci giù da una montagna attaccati ad un palloncino.
Scegliamo di soddisfare la nostra voglia di fare movimento e di natura noleggiando due biciclette elettriche e seguire un percorso di circa 30 chilometri, accompagnati da un’orgogliosissima ragazza di Berna, che d’estate fa la guida ad Interlaken.
Visto il poco tempo a disposizione, abbiamo dovuto scegliere il tragitto più breve, che ci ha dato comunque la possibilità di percorrere senza fatica tratti di strada piana ad altri in cui si è costretti a spingere la bici su sentieri sterrati o stretti ponticelli, raggiungendo punti che offrono una vista spettacolare sulle vette innevate per poi ritrovarsi a pedalare lungo le acque tumultuose di uno strano colore grigio-cemento dell’Aare.
E si prosegue lungo le salite e le discese tra le fattorie più rustiche – dove ci si può fermare, aprire il frigo nello stanzino vicino alla stalla, prendere latte e uova e lasciare i soldi nel contenitore di plastica appoggiato sul tavolino, praticamente un self-service h24 ..non sia mai che a qualcuno venga voglia di due uova strapazzate a mezzanotte! – fino alle rive di entrambi i laghi, Brienz e Thun, passando per il castello dell’Unspunnen – presso il quale ogni 12 anni, dal 1805, si tiene l’omonimo festival con il tiro del sasso (una piccola pietra di 83.5 chili) una competizione storica che affonda le sue radici nelle antiche dispute tra abitanti di campagna e città.
Capita anche di imbattersi in gruppetti di giovani temerari che sfidano le acque gelide del fiume lanciandosi dal ponte sotto l’Harder Kulm.. la mia resistenza con i piedi a mollo? Circa tre secondi e mezzo prima di rischiare ipotermia.
What gorgeous landscapes! Looks like a lovely place.
It is indeed. It is worth just to take a walk too. I really like it!