Io sono un’amante del mare.
Sarà che sono cresciuta in un paesino di provincia ad una manciata di chilometri dal litorale o perché ho trascorso ogni singola estate della mia infanzia a casa dei miei nonni in Puglia.
E’ al mare che penso quando arrivano i primi caldi, come destinazione per le vacanze estive o per una settimana di ferie ritagliata durante l’inverno.
Ma se c’è una cosa che la Svizzera mi ha insegnato è che la montagna può essere talmente bella da emozionare.
Zermatt è una delle mete che meglio esprime la quintessenza di questa bellezza, destinazione agognata da chi è alla ricerca di paesini montani che ricordano quelli delle fiabe, con gli chalet in legno e i gerani rossi che riempiono i parapetti dei balconi; vallate di un verde vivo ed intenso e le cime innevate tutto l’anno.
Completamente car-free, gli unici mezzi a motore che si vedono sfrecciare per le strade di Zermatt sono i pulmini elettrici degli hotel che fanno la spola da e per la stazione: a Zermatt ci si può arrivare in taxi o in elicottero, ma sicuramente l’opzione più pratica ed economica è quella di lasciare l’auto nella stazione di Täsch e proseguire per i 5 chilometri rimanenti a bordo del treno Matterhorn Gotthard Bahn.
Questo post raccoglie i miei suggerimenti per chi non vuole rinunciare ad un weekend a Zermatt, ma non per gli appassionati di hiking – i quali avranno a disposizione innumerevoli trail da seguire e tesori da scoprire – piuttosto per chi vuole vivere il meglio nella stagione estiva e deve bilanciare il tempo a disposizione con il budget.
A tal proposito, il mio primo consiglio è quello di evitare di dormire a Zermatt, specie se si ha intenzione di rimanerci un giorno solo, e preferire località vicine e ben collegate, proprio come Täsch, per esempio, che offre alloggi con un miglior rapporto qualità prezzo.
Il Matterhorn Gotthard Bahn (il treno che porta a Zermatt) e il Gornergrat Bahn (il treno che da Zermatt arriva all’osservatorio) hanno il capolinea in due stazioni diverse che però si affacciano sulla stessa piazza: in meno di 20 minuti, partendo dalla stazione di Täsch, sarete davanti alle porte del treno che vi porterà sul tetto del mondo.
In 1 giorno
Un viaggio con il Gornergrat Bahn fino all’osservatorio vale già da sé l’intero weekend.
Questo treno a cremagliera, operativo dal 1898 e il primo in Europa a raggiungere i 3000 metri di altitudine, è il miglior modo per immergersi pienamente in un’immagine da cartolina.
Durante il tragitto, mentre il treno si inerpica lentamente su pendenze da capogiro, il Cervino è onnipresente e la vista sulla vallata si fa sempre più ampia: il paesaggio abbraccia il verde in cui è immersa Zermatt, le cime brulle dei monti più vicini e le vette innevate, bianche come panna montata.
Il biglietto fino a Gornergrat permette di salire e scendere dal treno ad ogni tappa, se lo si vuole: la frequenza è di circa 20 minuti, quindi non si rischia mai di perdere troppo tempo nell’attesa del treno successivo.
Le tappe che abbiamo fatto noi sono:
Riffelberg: dove ci siamo letteralmente catapultati fuori dal treno alla vista di un numeroso gruppo di marmotte che, su due zampe, seguivano curiose l’avvicinarsi del treno.
Rotenboden: è il punto in cui si raggiunge più facilmente il lago Riffelsee.
Cosa ha di speciale questo lago dalle dimensioni piuttosto ridotte? Questo:
Gornergrat: dal quale si apre una vista a 360 gradi, che abbraccia l’arco alpino dal monte Rosa fino alle Alpi Bernesi, passando per il Cervino.
Da questo alto seggio, ho avuto una meravigliosa vista sul Monte Rosa e quello che sembrava essere tutto il resto del mondo alpino. Un potente gruppo di cime innevate torreggiava lungo l’orizzonte. Lo splendore del sole sulla neve alpina era inimmaginabile. In nessun altro c’è una mostra di grandezza e bellezza come si può vedere dalla vetta del Gornergrat.
Mark Twain
in 2 giorni
Se si decide di restare a Zermatt due giorni, una seconda escursione che vale la pena affrontare è quella che ha inizio con il trenino a cremagliera fino a Sunnegga, dove poco distante dalla stazione, è presente un’area attrezzata con playground e barbecue lungo le sponde dell’unico lago balneabile della zona, il Leisee (se avete il coraggio di immergervi nei suoi 14 gradi).
Sempre lì vicino, è presente un punto di osservazione delle marmotte, raggiungibile seguendo il percorso tematico che fornisce interessanti informazioni su questi curiosi animaletti.
Lo Stellisse è un ottimo motivo per proseguire fino a Blauherd con la cabinovia: è qui infatti che può essere scattata una foto con il Cervino che si specchia nelle acque di questo lago montano, come ne avrete viste tantissime nel web e che probabilmente è diventata l’immagine simbolo del Cervino stesso, sempre che le nuvole sia più collaborative di quanto lo siano state con noi.
Più in alto ancora, a bordo della funicolare, si arriva a Rothorn: siamo a 3103 metri e il ghiacciaio Findelgletscher è più vicino che mai. Qui il rosso e il nero della roccia si mescolano tra loro, in morene che scivolano verso valle portandosi dietro qualche striatura di ghiaccio: colori intensi e forti, che contrastano con acque turchesi di piccoli laghi sparsi qua e la. Se decidete di salire fin quassù, portate con voi il passaporto!
Sono d’accordissimo con te cara Francesca. Questo Weekend i miei figli mi Hanno regalato il Weekend a Zermatt. ho visto molti posti ma Zermatt mi é entrata nel cuore e come scrivi tu rimane il posto più bello di tutta la Svizzera 🙂 unica pecca di questo Weekend che sono scivolata e mi son fatta male ai legamenti del ginocchio 🙁 buona serata Francesca
Ciao Paola, che bella sorpresa che ti hanno fatto i tuoi figli! Ti ho seguito durante il weekend a Zermatt: con tutta quella neve deve essere stato davvero speciale anche se mi dispiace molto per il tuo ginocchio (è la mia paura piu grande quando provo a sciare!), spero che ora vada meglio!
Mamma mia, sembra di toccare il cielo con un dito. Che sensazione particolare!
E poi che foto meravigliose <3
Per alcuni è un po’ “overrated” e turistico.. Per me rimane uno dei posti – se non addirittura il primo in assoluto – più spettacolari di tutta la Svizzera!
Un bacione ragazzi 🙂
che meraviglia…non c’è altro da dire..
Il Cervino è ipnotico: credo che riesca a stregare anche chi non è amante della montagna!
Ma che meraviglia! La montagna mi affascina tantissimo, sarà che la conosco così poco (anch’io ho frequentato da sempre posti di mare!). Infatti, per la prima volta, questo Capodanno sarò ai confini con l’Austria, e non vedo l’ora!
Comunque, sia il luogo che le foto sono da togliere il fiato!;)
Bello il Capodanno in montagna: immagino il cenone in uno chalet di legno col cammino acceso e un brindisi davanti alla fiaccolata..
Il Cervino è magico ed ipnotico: è qualcosa che non so spiegare, ma non si riesce a smettere di guardarlo.
Noi qualche anno fa siamo stati a Chandolin (Sion) e di lì si intravvedeva di lontano il Cervino, una montagna che mi attrae e mi incute timore al tempo stesso (non che sia un’alpinista, in nessun modo). Ma queste tue foto sono una meraviglia e fanno sognare.
Anche a me fa lo stesso effetto: è una montagna magnetica; sarà per la forma particolare, non saprei, ma questo weekend lo sognavamo da tempo.
Le marmottine sono tenerissime! 🙂 Che amore!
tenere e curiosone.. sarei stata ore a guardarle 🙂
Splendido !
Peccato il costo esorbitante, ma mi hai fatto venire voglia di andarci.
Ho visto più volte gli stessi panorami passando da Cervinia a Zermatt con gli sci, ma i riflessi del lago Riffel non li ho mai potuti ammirare !
Ciao ciao
Max
Io ho iniziato a muovere i primi passi sugli sci solo lo scorso inverno, ma mi è capitato spesso di chiedermi quanto debba essere meraviglioso sciare tra quei paesaggi!
I prezzi dei biglietti sono ogni volta un salasso: il fatto che fosse il regalo di compleanno per mio marito mi ha aiutato a chiudere un occhio!