A volte mi capita di leggere i racconti su Roma di alcuni viaggiatori, soprattutto stranieri, e noto sempre un comune denominatore nelle loro parole: la ricerca dell’atmosfera della Dolce Vita.
Inizialmente sembra il cliché perfetto legato alla Città Eterna, ma poi mi basta ricordare la sensazione che provavo quelle mattine in cui riuscivo ad arrivare presto, prima che l’orda di turisti affollasse la piazza, per sedermi sul muretto qualche istante e godermi Fontana di Trevi, in compagnia di pochi altri fortunati, magari un netturbino distratto dalla stanchezza di fine turno o un venditore ambulante particolarmente mattiniero impegnato nella ricerca della posizione perfetta per disporre la mercanzia.
Nell’aria, il profumo di cornetti e pane appena sfornati e il tintinnio dei piattini da caffè posati sul balcone del bar più vicino.
Mi bastavano quei pochi minuti per sentirmi come dentro un film, mi bastava fermarmi un attimo per riconnettersi con la vera anima di Roma e capire dove sta tutta la sua magia.
Ho vissuto ogni giorno alcuni dai luoghi raccontanti da quella pellicola che ha fatto la storia del cinema italiano, i miei tacchi hanno calpestato i sampietrini del cuore di Roma per 10 anni, un arco di tempo che rivissuto col metro dei ricordi ha la durata di un battito di ciglia. In quel periodo ho amato e odiato Roma in egual misura, ma i miei occhi non sono mai diventati insensibili alla sua parte migliore e la consapevolezza del suo fascino infinito non mi ha mai abbandonato.
Il cinema ha raccontato e continua a raccontarci Roma attraverso tantissimi capolavori, come ci ricorda l’infografica realizzata da Italo in occasione della 12° Festa del Cinema di Roma, che avrà luogo a all’Auditorium Parco della Musica fino al 5 Novembre, ma se c’è un film che per me rappresenta la mia Roma è sicuramente proprio la Dolce Vita. Qui sotto potete vedere l’infografica dedicata ai film ambientati a Roma disegnata da Italo.
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Piazza Barberini
Non ho mai smesso di rivolgere lo sguardo, anche solo per pochi istanti, alla Fontana del Tritone ogni volta che riemergevo dalla metro, a Piazza Barberini: era un modo per darle il buongiorno in cambio di un così piacevole benvenuto.
Il dio marino Tritone troneggia al centro della piazza, sorretto da 4 delfini che emergono dallo specchio d’acqua, mentre egli soffia in una grossa conchiglia dalla quale fuoriesce il getto che alimenta l’intera fontana. La piazza deve il nome al Palazzo omonimo, costruito per volontà del cardinale Francesco Barberini, conosciuto anche Papa Urbano VIII, il cui ingresso principale originariamente era su piazza Barberini ma dal 1875 venne trasferito, per motivi di viabilità, su via delle Quattro Fontane. Oggi Palazzo Barberini ospita una parte del Museo Nazionale d’Arte Antica.
Via Veneto
Prima di percorrere Via del Tritone, spesso mi fermavo al bar all’angolo con Via Veneto per fare colazione. Oggi resta poco del glamour raccontato da Fellini, ma Via Veneto continua comunque ad essere famosa in tutto il mondo come centro mondano di Roma: costellata di alberghi di lusso – come l’Excelsior e il Marriott Grand Hotel – e bar all’aperto frequentati negli anni ’60 da intellettuali e stelle del cinema, nonché da paparazzi alla ricerca di uno scoop, è stata indiscutibilmente il fulcro della dolce vita.
Via Veneto inizia da Porta Pinciana, abbraccia il Largo Federico Fellini, e termina in piazza Barberini: venne tracciata nel 1886, sul terreno precedentemente occupato da villa Ludovisi, per collegare via del Tritone a Villa Borghese.
Fontana di Trevi
A metà di Via del Tritone ero solita svoltare in Via della Stamperia per non privarmi della vista più bella del mio percorso prima di timbrare il cartellino, il simbolo della dolce vita felliniana per eccellenza: Fontana di Trevi.
Progettata da Nicola Salvi e terminata nel 1735, il monumento ha uno stile tardo barocco inconfondibile ed è tra i luoghi più visitati di Italia: cose si fa a non pensare alla scena di Anita Ekberg che, tuffatasi nella fontana, invita Marcello Mastroianni a seguirla?
Pantheon
La pausa pranzo, specie durante le belle giornate di primavera, si trasformava in un’occasione per mischiarsi tra la folla dei turisti e passeggiare per le vie del centro storico: con la scusa di un caffè al Tazza D’Oro di Via degli Orfani, si arrivava fino a una delle piazze per me più belle di Roma, quella del Pantheon.
Il tempio dedicato a tutti gli Dei, antichi, presenti e futuri, oggi sede di illustri sepolture come Raffaello ed i sovrani Vittorio Emanuele II ed Umberto I, ha delle origini antichissime: fu costruito infatti da Agrippa tra il 27 ed il 25 a.C.
Piazza di Pietra
Giovedì era spesso sinonimo di aperitivo tra colleghi e uno dei nostri locali preferiti era il Salotto 42 a Piazza di Pietra.
Da Fontana di Trevi, quindi, percorrevamo tutta via delle Muratte fino a giungere questa piazza, frequentata dai turisti soprattutto per la presenza del Tempio di Adriano, ma che per me, nella sua semplicità, ha un fascino unico, oltre ad essere legata al ricordo di alcune serate più belle.
Il toponimo di piazza di Pietra risulta tuttora ancora incerto, anche se appare molto probabile che derivi dal fatto che in questa zona erano presenti molte “pietre” che provenivano dalle rovine dell’antico “Hadrianeum”.
Piazza di Spagna
A volte mettevo da parte la fretta di tornare a casa e mi concedevo una passeggiata fino Piazza di Spagna prima di riprendere la metro. Se il motivo del suo nome è alquanto semplice – ovvero la presenza dell’ambasciata spagnola – lo scenario nel suo insieme è davvero suggestivo e, attraverso atmosfere evocative e mozzafiato, è facile rivivere lo spirito nostalgico della Roma passata, fatta di leggerezza, clamore, passionalità e bella vita.
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Se leggendo questo post vi è venuta voglia di visitare la Città Eterna cercate il primo treno per Roma magari proprio sul sito di Italo che, come scritto sopra, ha suggerito un tour per le location più suggestive dei film girati nella Capitale.
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